Ho già parlato in un altro post delle percentuali della comunicazione dove ho riportato la notizia, piuttosto sorprendente del 57% proprio della comunicazione non verbale, vale a dire gesti, postura, ecc. ecc. http://brainemotion.blogspot.com/2011/03/diamo-i-numeri-le-della-comunicazione.html
Non è strano quindi che volendo tornare a parlare di comunicazione lasci lo spazio a quest'ultima categoria, fatta non dalle parole ma da come ci muoviamo per portare alla luce una relazione che va al di là anche dell'aspetto comunicazione sconfinando in tecniche citate nella PNL.
Prendo a riferimento un gesto che facciamo molto frequentemente sia in colloqui a due, che in gruppo, in piedi o seduti, a casa o ad un convegno e che pesa in termini di comunicazione molto più di quanto forse siamo consapevoli... incrociare le braccia davanti al petto.
Osservatevi... in quanti momenti vi ritrovati incosciamente così? Molte volte!
E osservatevi ancora... come vi sentite quando vi trovate così?
Siete aperti, disponibili, allegri, sensibili, attenti o piuttosto chiusi, poco pronti, relativamente in ascolto, poco coinvolti?
E' vero... magari vi siete messi in questa posizione solo per cambiare posizione... solo per stare comodi ma il più delle volte dietro questa posizione c'è veramente tutta la chiusura che essa comunica all'altra persona.
Perchè questo è il messaggio che passa dalle vostre braccia: chiusura verso chi parla, poco interesse a ciò che dice, distrazione, un certo rifiuto o magari una certa diffidenza.
E' la posizione che prendiamo se non conosciamo l'interlocutore e non sappiamo/vogliamo relazionarci, la posizione che prendiamo quando vogliamo tenere le distanze, quando ad es. su un treno cerchiamo di evitare gli slanci di simpatia del compagno di scompartimento che tenta di attaccare bottone.
Nei casi più seri ci accompagnamo anche l'incrocio delle gambe in modo che nulla possa intaccarci!
Se vogliamo quindi mostrarci aperti, interessati, disponibili, coinvolti, empatici... sciogliamo le braccia e magari mostriamo i palmi.
Ma la cosa interessante che voglio portare in risalto oggi è ancora su un gradino sopra a queste osservazioni.
Normalmente noi pensiamo che una posizione o un gesto siano scelti rispetto allo stato d'animo... vero... ma il punto è che vale anche il contrario!!!
Ricerche hanno dimostrato che chi durante una lezione/convegno, ecc. tiene le braccia e gambe incrociate assimila il 30% in meno di chi ascolta in altre posizioni!
Bizzarro no?
No, in realtà non è bizzarro, perchè siamo un sistema a due vie... il nostro stato d'animo influenza la nostra postura e gestualità e la nostra gestualità influenza il nostro stato d'animo. Pensateci...è interessante come messaggio!
Se volete che ciò che dite risulti incisivo controllate sempre la vostra postura... darà coerenza alle vostre parole e vi aiuterà a trasmetterle con efficacia in un circolo virtuoso che si auto-alimenta!
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