Cito Alex Steffen (scrittore d'oltreoceano sul magazine worldchanging.com):
"Non limitatevi ad essere il cambiamento, producetelo a livello di massa. Dobbiamo, attraverso innovazioni brillanti, nonchè attraverso imprese coraggiose e forza di volontà politica, far divenire la sostenibilità una caratteristica obbligatoria e universale della nostra società, non soltanto una scelta etica. Dobbiamo ricostruire i sistemi entro cui viviamo. Dobbiamo ri-disegnare la civiltà."
Vorrei da subito mettere le mani avanti riguardo la mia posizione. Non credo che il design possa salvare il mondo. Credo però che il futuro del mondo richieda che tutti siano consci della situazione, che tutti conoscano i fatti e vogliano arrivare alle soluzioni. Il design può essere un agente di cambiamento e un divulgatore di conoscenza sull’argomento, decisamente una posizione di potere.
Vi sono numerosi modi in cui il design potrebbe ridurre il proprio impatto fisico sull’ambiente (eco-font, carte fsc, inchiostro alla soia...), ma un designer dovrebbe soprattutto comprendere la propria “sfera d’influenza”. Il grafico si trova proprio nel punto d’incontro tra il cliente, il pubblico/i consumatori ed i loro fornitori.
Bisognerebbe osservare ciascuno di questi gruppi e capire quale influenza e forza d’impatto abbiamo su di essi per conoscere gli aspetti che possono essere modificati.
Consiglio di leggere questo piccolo ma utile manifesto dello studio thomas.matthews sulla questione e sui modi di ri-pensare al buon design, con esempi interessanti effettivamente utilizzati.
Dico ri-pensare (Re-thinking, il primo punto del manifesto) perchè ciò significa che per affrontare un progetto in modo sostenibile occorrerebbe ripensare anche il proprio modo di vivere, riducendo le relative emissioni di energia, acqua e carbonio tramite una progettazione innovativa.
Il design sostenibile, così come tutti i modi di pensare sostenibili, richiede lo sforzo di ricominciare da capo, costruendo scelte ambientali sin dall'origine, anzichè cimentarsi in adattamenti a posteriori. I grafici dovrebbero investire alcune delle loro energie creative in un processo di ri-pensamento che possa dare maggior potere alle persone e spostare alcuni modi di pensare della società sia dal punto di vista etico che politico. In sostanza sarebbe bello che pensassero anche loro a come ri-disegnare la società in modo che possa sopravvivere, e che gli individui possano vivere in modo più sano.
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