Il tema è sicuramente "caldo"...
Pro o contro i social media?
Siete del “popolo” di Facebook o per anti-conformismo vi rifiutate di esserci?
Avete bloccato in azienda l’accesso ai social media o credete nel senso di responsabilità dei dipendenti?
State investendoci per la vostra pubblicità o aspettate che questa “ennesima bolla” nelle abitudini su internet esploda e si concluda?
Personalmente non sono un’”addicted” ai social media… per cui riesco ad andare in vacanza senza consultare il mio profilo Facebook ogni giorno ma non voglio essere una moderna “imperatore Guglielmo” che diceva: “Credo nel cavallo. L’automobile non è che un fenomeno transitorio”.
Perché se i social network evolveranno, come probabile e come sempre più rapidamente succede, se cambieranno le abitudini d’uso di internet come è successo con il passaggio al web2.0, non possiamo comunque trascurare un fenomeno che nel settembre 2010 portava 16,5 milioni di italiani su un totale di 24 milioni attivo su internet a passare il 50% del tempo totale trascorso online su Facebook.
I social network hanno innescato un effetto trascinamento che sta alfabetizzando una fetta di popolazione prima esclusa dal mondo informatico e che oggi acquista e usa un pc anche a casa per poter ritrovare e…diciamolo! spettegolare su compagni di scuola, amici e colleghi che non vede da 30-40-50 anni.
Dunque comprensibili le scelte di limitare gli accessi quando incidano sulla produttività del personale ma non comprensibile la demonizzazione di questi strumenti.
Come ogni cosa il loro uso su un piano personale ma soprattutto di business, visto che qui si parla di marketing, va gestito con cura e professionalità.
La competenza sui canali, le soluzioni, ecc. è richiesta qui come in qualsiasi attività di comunicazione. E un piano di investimenti che scelga i canali idonei, strutturi i contenuti in modo adeguato ed efficace (bando ai “riversamenti” delle pubblicità cartacee online) partendo dal nostro target, dal nostro mercato, ecc. è necessario sui social media quanto su qualsiasi altro mezzo di comunicazione.
Ricordiamoci poi che social media = diffusione virale di qualsiasi messaggio!
Non so voi ma io non sono certa di condividere la visione di Oscar Wilde “nel bene e nel male purchè se ne parli”….
Ma qui ci allarghiamo su troppe tematiche… meglio parlarne a parte… una prossima occasione…
Nessun commento:
Posta un commento