In tutti questi anni, durante i quali ho sviluppato siti web per una miriade di persone, mi sono reso sempre più conto di quanto il lavoro del web master / web designer sia sottovalutato dai clienti o dai comittenti. Difficilmente mi sono imbattuto in richieste che non andassero a interferire con le scelte di design o con le scelte tecniche decise dagli sviluppatori.
"Il colore non mi piace", "C'è poco movimento", "A mia moglie non piace" (non sto scherzando!), "Il carattere è troppo piccolo e mi tocca mettere gli occhiali per leggerlo" (nemmeno adesso!) e via di seguito. Sicuramente chi fa questo lavoro conosce bene determinate problematiche.
Quello che però sfugge al cliente, ma che se ne parliamo al bar diventa perfettamente logico, è che quando una persona è esperta in un determinato campo, certi tipi di scelte hanno una motivazione forte che va molto al di là del "mi piace" o "non mi piace".
Troppo spesso si pensa che la pubblicità, o il sito internet che commissioniamo, sia per noi stessi e che debba piacere quindi a noi.
Ma non è così.
Un buon sito internet non deve piacere al proprietario ma al cliente, il che non significa che debba piacere a tutti, ma
Si arriva quindi ad una soluzione che, probabilmente, soddisferebbe il target designato, ma, statitsticamente, non il cliente. Inizia quindi una serie di modifiche che, quando siamo fortunati, non incide sull'idea creativa di fondo, ma, quando molto più spesso ci va peggio, rovina tutto il progetto di ideazione, arrivando ad una soluzione che sta a metà strada tra la nostra e quella del cliente e che non è, quindi, nè carne nè pesce.
Paradossalmente le modifiche richieste si accavallano e si cancellano tra loro, preferendo prima una soluzione, poi l'altra, poi ancora quella di prima.
Esce quindi un prodotto di media o bassa qualità che non porterà benefici al cliente e nemmeno al produttore.
Ma quindi il cliente dovrebbe stare zitto e accettare a capo chino le decisioni degli sviluppatori?
Asoolutamente no. Dovrebbe però essere collaborativo e mostrare fiducia al lavoro svolto: dovrebbe proporre e non imporre, dovrebbe ascoltare e non ordinare e dovrebbe valutare e non giudicare.
Del resto tra un anno se il sito avrà attorno migliaia di utenti sarà anche merito della competenza e dell'esperienza tecnica e comunicativa che gli sviluppatori hanno riversato in quel lavoro.
E tutto questo andrebbe a vantaggio del proprietario del sito e dei suoi clienti.
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