Sono rimasto perplesso quando ieri ho visto uno spot televisivo di una nota marca di condizionatori in cui veniva trattata la parola "design" come se ciò stesse a significare, bello, pulito, minimalista.
L'amarezza che mi ha suscitato la pubblicità è dovuta all'idea che pongono a questa parola nei confronti dei consumatori. E' questo ciò che pensa la gente della parola design?
Probabilmente si, visto che la pubblicità viene creata anche e soprattutto grazie a studi su determinati gruppi di persone.
Erroneamente la parola "design" viene usata per definire un prodotto di qualità, di ricercata personalità estetica. La definizione però va ricercata dalla lingua da cui proviene, l'inglese.
"To design" significa progettare, disegnare ed inizialmente va a specificare solamente il disegno industriale.
Se "design" però significa progettare, è anche normale che non sia solamente adattato al solo contesto industriale, ma delinea una corrente "creativa-artistica" che disegna varie tipologie di prodotto. Nascono così: eco-design, fashion-design, interior-design, food-design, flower-design, car-design, furniture-design, urban-design, sound-design, graphic-design, packaging-design, web-design...
Ciò non toglie che spesso varie di queste discipline si compenetrino tra loro a formare un assieme di arti creative molteplici.
Ciò che forma dal punto di vista storico il "design" è il progresso, associato agli avvenimenti storici, dalla prima rivoluzione industriale, alla prima esposizione universale, al bauhaus, al "famigerato" made in italy (concetto utilizzato all'inverosimile per la vendita, ma poco concretizzato nella realtà, tanto da diventare un marchio di fabbrica).
Il "good-design" infine è una successiva corrente di pensiero che permette di definire quando un "oggetto" è stato progettato bene per le sue funzioni.
Citando Lucarelli - "Ma questa è un'altra storia".
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