"Complicare è facile, semplificare è difficile. Per complicare basta aggiungere, tutto quello che si vuole: colori, forme, azioni, decorazioni, personaggi, ambienti pieni di cose. Tutti sono capaci di complicare. Pochi sono capaci di semplificare" (Bruno Munari)
Nelle parole di un cliente, spesso, "lo spazio bianco è soltanto uno spazio vuoto" (uno spazio buttato, uno spazio dove non c'è nulla da pubblicizzare, dove non ci sono contenuti che motivino la sua "spesa" alle agenzie).
Lo "spazio bianco" è lo spazio tra gli elementi in una composizione grafica.
Le pause negli spartiti musicali, sono importanti quanto le note e, per questo, hanno una loro lunghezza variabile. Così i chiari e scuri, le ombre e le luci nell'arte e nella scultura, gli spazi aperti e gli spazi chiusi nell'architettura.
Come l'importanza del respiro nelle attività sportive (e nella vita di ogni essere umano più in generale), inspirazione ed espirazione sono alternati, proprio come spazi vuoti e spazi pieni, dovrebbero concatenarsi ed eguagliarsi in modo da non creare effetti nè di troppo pieno nè di troppo vuoto.
Gli spazi bianchi, o vuoti, tendono ad esaltare gli spazi pieni ed il loro contenuto. Lo spazio bianco, le scritte leggere stimolano il senso di importanza, stimolano un senso di raffinatezza.
Bisogna capire che lo spazio bianco è un mezzo per creare un layout grafico armonioso ed equilibrato (non un metodo per alzare i preventivi).
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