"Un bel vino si definisce tale quando anche su una tavola non imbandita colpisce l'occhio, si fa vedere, fa venire voglia di prenderlo, guardarlo e, infine, di assaggiarlo. Solo a quel punto si capirà se è anche buono."
Sono ancora pochi i produttori che credono che anche l'occhio voglia sua parte.
Andando in un qualsiasi supermercato si vedono centinaia e centinaia di bottiglie con le solite etichette impersonali che non clpiscono l'occhio.
Si vedono centinaia di bottiglie che sembrano tutte uguali tra loro.
I produttori, non si fidano ancora del graphic designer che potrebbe proporgli un interessante rinnovamento del loro prodotto, forse per i prezzi esorbitanti che gli esperti di "quest'arte" gli propongono o perchè spesso le etichette se le fanno loro o se le fanno fare da una tipografia qualsiasi. La stessa magari da cui se le fa stampare, con simil-abbellimenti quali dorature o caratteri finto-calligrafici o ancora colori sgargianti che "imbelliscano" il loro marchio.
Gli enoagricoltori rimangono spesso ancora convinti che l'importante è solo che il vino sia buono.
Giunto alla 15° edizione, il Concorso Internazionale Packaging, in questi anni ha cominciato a premiare non solo l'Etichetta dell'Anno ma anche il Premio Speciale Immagine Coordinata, valorizzando l'impegno dei creativi attorno l'industria enologica.
Un aumento sull'impatto visivo e sull'estetica del prodotto aumentarebbe anche la sua visibilità commerciale e potrebbe identificare un'azienda per il suo carattere rispetto ad un'altra.
Troppo spesso ci si interessa ad un vino solamente per il suo gusto e profumo.
Ma come si arriva ad odorare o a gustare un vino? Facendoselo consigliare.
Oppure facendoci ispirare dal prezzo, dal retro etichetta formata da frasi e parole ben accostate tra loro, ma anche e soprattutto dalla sua etichetta.
Diverse ricerche hanno confermato che maneggiare una bottiglia, tenerla tra le mani, dà le stesse sensazioni di un libro, di un disco in vinile, la bellezza di una bottiglia e della sua etichetta ripaga quello che spendiamo.
Un vino, avendo delle sue qualità organolettiche, dovrebbe "in primis", proprio perchè dapprima la bottiglia passa tra le mani, cercare di stupire ed ammaliare la vista del suo fruitore, che possa pensare nella sua mente che quel vino sarà eccellente, delizioso e appagherà il suo corpo e il suo spirito.
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